CAFFÈ DELLE SCIENZE - Come si monitorano i dissesti e le frane? A cosa servono gli alianti sottomarini?

Ultimo appuntamento del 2014 per il ciclo di incontro tra i ricercatori e la città al Caffè Tommaseo domani, giovedì 11 dicembre 2014 - ore 17.30 (Riva Tre Novembre, 5 - Trieste)

Si chiude domani, giovedì 11 dicembre alle ore 17.30, il secondo ciclo per il 2014 dei Caffè delle Scienze conversazioni informali tra ricercatori e la città, patrocinati e organizzati dall'Università degli Studi di Trieste e dal Dipartimento di Scienze della Vita, in collaborazione con l'OGS - Istituto Nazionale di Oceanografia e Geofisica Sperimentale. Incontri ormai molto attesi che anche in questa edizione, avviata a settembre, hanno riscosso grande interesse e ampia partecipazione negli spazi del Caffè Tommaseo di Riva Tre Novembre 5 a Trieste. Protagonisti dell'incontro due ricercatori OGS: Massimo Giorgi, che interverrà su “La terra che si muove: dissesti e grandi frane” e Elena Mauri, che illustrerà “Alianti per indagare i mari: i Gliders sottomarini”.

Il primo relatore, geologo-geofisico, spiegherà che le frane sono movimenti di materiali delle parti più superficiali del suolo e sottosuolo che avvengono, a volte in modo quasi istantaneo a volte lentamente, in seguito al naturale processo di modellamento della superficie terrestre. Proporrà poi come esse sono studiate attraverso metodologie geofisiche e illustrerà l'applicazione di queste tecniche ad alcuni movimenti gravitativi verificatisi nelle nostre Alpi e alla grande frana del Vajont. Infine presenterà un protocollo geofisico, sviluppato da OGS, per il monitoraggio dinamico dei rilevati arginali utilizzabile come strumento pianificatorio per la salvaguardia del territorio dalle esondazioni.

La seconda relatrice, oceanografa, mostrerà come grazie alle nuove tecnologie la ricerca ha visto un grande cambiamento nel modo di studiare i mari. Tra i nuovi strumenti, ci sono i glider sottomarini, mezzi capaci di campionare in modo intelligente lungo la colonna d’acqua e mandare i dati a terra in tempo reale. Questi “alianti sottomarini” sono infatti droni, che vengono pilotati negli abissi da esperti grazie all’utilizzo di satelliti operando in ogni condizione di tempo e permettendo di analizzare i loro dati comodamente a terra. I glider sono un esempio di come grazie alle nuove tecnologie si può analizzare meglio il nostro pianeta per meglio capire il cambiamento del clima globale e le sue implicazioni sulle nostre vite.

L'appuntamento con i Caffè delle Scienze tornerà nel 2015. A breve il nuovo calendario sarà consultabile su www.caffedellescienze.eu.

 

10 dicembre 2014

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