OGS promuove a Trieste una scuola di formazione internazionale sulla crescita sostenibile nell'ambito marittimo per l'area del sud est europeo da lunedì 14 a venerdì 18 luglio 2014

Summer School in Sustainable Blue Growth in South East Europe

OGS promuove a Trieste una scuola di formazione internazionale sulla crescita sostenibile nell'ambito marittimo per l'area del sud est europeo

da lunedì 14 a venerdì 18 luglio 2014

ICTP Adriatico Guesthouse Building, Via Grignano, 9 - Trieste

 

Ha avuto inizio oggi lunedì 14 luglio 2014, la Summer School in Sustainable Blue Growth in South East Europe, evento internazionale di formazione sulla crescita sostenibile nel sud est europeo legata alla cosiddetta “economia blu”, l'insieme di tutte le attività economiche, scientifiche, culturali e sociali legate all'ambito marino e marittimo nel suo complesso. Un settore che a livello europeo impiega 5,4 milioni di persone, genera un valore aggiunto lordo di quasi 500 miliardi di euro l’anno e presentano ulteriori margini di crescita sia per quanto concerne i risultati economici, sia i livelli occupazionali.

33 i ricercatori, scienziati e manager provenienti da Istituzioni, Università ed Enti di Ricerca di Albania, Bosnia-Erzegovina, Bulgaria, Croazia, Grecia, Macedonia, Moldova, Montenegro, Romania, Serbia, Slovenia, Turchia e Ucraina che si tratterranno a Trieste fino a venerdì 18 luglio per rafforzare le proprie competenze professionali nel campo della oceanografia, scienze marine e “crescita blu”, selezionati tra le oltre 400 domande pervenute nei mesi scorsi all'OGS – Istituto Nazionale di Oceanografia e di Geofisica Sperimentale. Agli ospiti stranieri si aggiungono una quindicina di ricercatori dell'Università degli Studi di Udine e di OGS.

 

La Summer School è organizzata da OGS – Istituto Nazionale di Oceanografia e di Geofisica Sperimentale congiuntamente alla Fondazione Robert Bosch, nella sede Adriatico Guesthouse Building dell'ICTP, a Grignano. L'iniziativa si svolge in collaborazione con il Centro Internazionale di Fisica Teorica "Abdus Salam" (ICTP), l'Iniziativa Centro Europea (CEI), l'Università degli Studi di Trieste, l'Università degli Studi di Udine e con la partecipazione di Ditenave - Distretto Tecnologico Navale e Nautico del Friuli Venezia Giulia. L'evento gode inoltre del patrocinio della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia e del contributo del Fondo Trieste.

 

L'evento si inserisce nel filone della Blue Growth Initiative, strategia a lungo termine dell'Unione Europea che riconosce che i mari e gli oceani rappresentano un motore per l’economia europea, con enormi potenzialità per l’innovazione e la crescita, e costituisce il contributo della politica marittima integrata al conseguimento degli obiettivi della strategia Europa 2020 per uno sviluppo intelligente, sostenibile e inclusivo. Parte integrante e fondamentale della Blue Growth Initiative, infatti, è la creazione di adeguate opportunità di formazione e di mobilità per una nuova generazione di scienziati marini che possiedano competenze cross- e transdisciplinari.

 

L'obiettivo della Summer School è duplice: 

1) aumentare le competenze professionali e la qualità della ricerca nel campo delle scienze marine, clima aspetti connessi, la tutela ambientale e la gestione integrata delle zone costiere;

2) aumentare l'offerta formativa per estendere l'attuale sviluppo e crescita economica inerente le attività e gli aspetti legati al mare ai paesi del Sud Est Europeo.

In sintesi: sostenere la creazione di percorsi di carriera stabili e attrattivi e formare “talenti” altamente qualificati che saranno necessari per supportare l'espansione settori marittimo e marino.

 

La Summer School accende i riflettori sulle sfide principali per le scienze marine in questo secolo, che ruotano intorno ai sistemi e alle loro interazioni e agli scenari integrati che comprendono il ruolo delle persone, dell'economia e delle politiche territoriali. Affrontare il cambiamento climatico, capire il funzionamento dell'ecosistema, gestire la sostenibilità: tutto questo richiede un approccio mentale molto più ampio di quanto era tipico soltanto un decennio fa. Ci si deve concentrare su temi concreti e cruciali quali la convivenza di usi potenzialmente conflittuali dello spazio marittimo: la regolazione del traffico merci e crocieristico; la tutela delle aree marine protette; l'identificazione di aree adibite alle pesca e agli allevamenti; la creazione di nuove piattaforme per l’estrazione di idrocarburi; l’utilizzo dell’energia dal mare proveniente da correnti, onde, maree; l’impiego di energia eolica ecc.

 

“Oltre il 70% del pianeta è coperto dall'acqua, è pertanto evidente che la cosiddetta “economia blu” sarà sempre più cruciale per la produzione di valore e l'occupazione. – Ha affermato Maria Cristina Pedicchio, Presidente di OGS – Istituto Nazionale di Oceanografia e di Geofisica Sperimentale – I settori che coinvolge vanno dalle biotecnologie alle energie rinnovabili, dal turismo marittimo e costiero dalla costruzione e riparazione di imbarcazioni alla logistica, dall'acquacultura alla pesca, dall'utilizzo dei minerali alle estrazioni off-shore di olii minerali e gas. Per questo motivo è fondamentale formare adeguatamente ricercatori, scienziati e manager che si occupino dell'ambiente marino e di quello marittimo secondo un'ottica di insieme”.

 

“L'ICTP crede da sempre nella promozione degli studi e delle ricerche tra gli scienziati di tutti i paesi del mondo. Per questo motivo è convinta del valore dello scambio tra le esperienze italiane e internazionali proposte dalla Summer School” ha proseguito Fernando Quevedo, Direttore del Centro Internazionale di Fisica Teorica "Abdus Salam" (ICTP).

 

“La CEI crede che questo progetto possa contribuire a un ulteriore sviluppo e integrazione dell'area del Sud Est Europeo sia tra i paesi già membri dell'UE sia di quelli che si apprestano a diventarlo” ha dichiarato Erik Csernovitz, Deputy Secretary General dell'Iniziativa Centro Europea (CEI).

 

“Le problematiche e le soluzioni individuate nell'ambito della blue growth sono applicabili anche in altri settori. – Ha proseguito Massimo Breda, Amministratore Delegato di Ditenave - Distretto Tecnologico Navale e Nautico del Friuli Venezia Giulia – Ad esempio una nuova scoperta nel biotech potrebbe trovare ulteriori applicazioni nella cantieristica. Al giorno d'oggi è sempre più cruciale la comunicazione e la condivisione dei risultati ottenuti, in un'ottica “open”: ciò non significa gratis ma funzionale allo sviluppo di ulteriori possibilità di crescita e all'incremento della competitività”.

 

Trieste, 14 luglio 2014

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